Bim Bom
un piccolo bar al aperto affollatissimo dopo le 11 di sera che si ritrovano per bere e fare amicizia.
il locale non e' nulla di speciale, qualche tavolino e nulla piu'! un occasione per ritrovarsi tra persone che condividono gli stessi gusti!
il centro della Movida Gay! a 10 metri dal bellissimo Malecon!
(0)7 879 2892
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LAS VEGAS
Address: Calzada de Infante 104
between 25th and 27th street Havana Vedado
vicino al Hotel Nacional e nel cuore della movida Gay!
da non perdere per gli amanti del genere!
giovedí a mezzanotte, spettacoli con l’appoggio del Ministero della Cultura.
locale molto movimentato frequentato da gay trans!
Phone: +537 707939
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Café Cantante Mi Habana,
vicinissimo alla Plaza de la Revolución, spettacoli nei fine settimana.
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Piano Bar Habaneciendo,
centro cittá, musica e balli, un sacco di gente, bisogna fare la fila.
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Fino a non molti anni fa, non esistevano locali gay di proprietá dello Stato, feste e spettacoli erano organizzati da privati, in modo clandestino. Ora la situazione é in parte cambiata, grazie al CENESEX e alla sua direttrice Mariela Castro, figlia del presidente Raúl Castro, che hanno lavorato molto negli ultimi anni per far accettare la diversitá sessuale a Cuba.
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Discotecha El Sótano
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la prima Discoteca Gay a Cuba.
La discoteca si trova presso il ristorante statale “El Sótano”
Habana Vieja. esq muralla y compostela
L’entrata costa 25 pesos in moneta nazionale e prevede, un’ offerta gastronomica sempre in M.N., climatizzazione, effetti luce e altro di ultima generazione.pronta ad accogliere all’incirca 350-400 persone
telefono 862-1228
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In un'intervista rilasciata al quotidiano "La Jornada", il lider maximo cubano ha parlato di omosessualitŕ, ammettendo una responsabilitŕ personale nella persecuzione dei gay avvenuta a Cuba negli anno '60 e '70.
«Se qualcuno č responsabile, sono io. Non darň la colpa a nessuno» ha dichiarato l'84enne Fidel Castro.
In quei due decenni, i gay vennero sistematicamente mandati in campi di lavoro agricolo-militari, discriminati in base al loro ordinamento sessuale. Una situazione, quella, che oggi Castro definisce «una grande ingiustizia».
Nell'intervista spiega come quelli fossero tempi difficili a causa della guerra fredda e a quella che č stata ribattezzata "La crisi d'ottobre" (avvenuta per l'appunto nell'ottobre del 1962) dovuta alla scoperta di spie della Cia fra i suoi piů stretti collaboratori. Concause che lo avrebbero spinto a disinteressarsi a quello che hai tempi era considerato "il problema omosessuale", decidendo di di liquidarlo frettolosamente inviando tutti i gay in campi detentivi.
Dietro alla decisione odierna di Castro di affrontare l'argomento e di ammettere una propria colpa si pensa ci possa essere la nipote: psicologa e da anni impegnata nella lotta contro ogni forma di discriminazione, potrebbe aver avuto una qualche influenza nella rilettura da parte del lider maximo di quei fatti storici.
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